Rimedio tradizionalmente utilizzato per la sua benefica azione di sostegno delle difese e come ricostituente.
Grazie ai suoi principi attivi la rosa canina svolge anche una preziosa azione antiossidante.
Al genere Rosa appartengono circa 150 specie di arbusti decidui e semidecidui, diffusi soprattutto nelle regioni temperate settentrionali.
La coltivazione delle rose risale a migliaia di anni fa: Rosa gallica, così battezzata da Linneo che ne aveva esaminato un campione proveniente dalla Francia, è stata la base di partenza per la nascita di un'infinità di cultivar da giardino.
Ma anche a scopo medicinale la rosa veniva usata da Greci, Romani, Persiani: già Plinio citava una quantità di disturbi che si potevano trattare con la rosa.
La Rosa canina, o rosa selvatica, è un arbusto deciduo: i fiori, bianchi o rosa, sono seguiti da frutti (cinorrodi) ovoidali di color scarlatto.
Se vengono essiccati correttamente questi frutti contengono una grande quantità di vitamina A, C, E, K e PP, ed inoltre pectine e tannini.
Per questo la rosa canina è una pianta che risulta particolarmente utile durante il periodo invernale.
Cinorrodi tagliati di Rosa canina.
Si prepara in infuso: bollire 1 tazza di acqua, aggiungere 1 cucchiaino colmo di frutti, spegnere e lasciare in infusione 10 minuti. Filtrare e bere due volte al giorno.
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