La calendula era molto nota non solo come pianta officinale ma anche ornamentale: i suoi fiori, solari e radiosi, l’avevano fatta diffondere ed apprezzare fra i Greci, i Romani, gli Indiani e gli Arabi. La tintura madre della calendula viene da lungo tempo impiegata per colorare tessuti, cibi e cosmetici. In Europa, invece, dove la pianta fu introdotta nel tardo Medio Evo, si affermò rapidamente come conservante alimentare e come pianta medicinale.
Raccoglie l'energia dal sole
La Calendula deve il suo nome al termine latino “calendae” per indicare che in ogni mese dell’anno, a seconda delle condizioni climatiche, può fiorire, dalla primavera all’autunno inoltrato, persino in inverno se il clima è mite. I suoi fiori sbocciano al sorgere del sole e ne seguono il corso, rivolgendosi da est verso ovest (eliotropismo positivo: dal greco helios=sole e tropos=direzione); al tramonto, invece, si chiudono, trattenendone tutto il calore.
Nota pianta officinale dalle proprietà cicatrizzanti, lenitive e antisettiche, mostra una vitalità singolare: il rigoglioso fogliame è espressione della sua esuberante forza vitale, mentre il fiore è manifestazione di ordine. Queste due polarità denotano la sua peculiare caratteristica: aiuta l’organismo umano a ristabilire l’equilibrio
Ridona energia al tuo corpo
Grazie alle sue caratteristiche calmanti e corroboranti, la calendula risulta ottima per la pelle delicata dei neonati e dei bambini piccoli nei quali, in particolare, la pelle forma uno strato protettivo e tiepido con depositi di grasso che assicurano il sano funzionamento degli organi interni. Ma la pelle giovane non è in grado di adattarsi da sola a repentini cambiamenti di temperatura. La cute dei piccoli richiede un sostegno aggiuntivo sotto forma di cure amorevoli, vestiti e riscaldamento adatti. Qui entrano in gioco gli estratti lenitivi della calendula che aiutano la giovane pelle a sviluppare capacità di resistenza e funzione protettiva.
Liberamente tratto dall'Archivio Weleda.