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Supplementazione con Vitamine del gruppo B e riduzione del rischio di Ictus

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Una carenza di vitamine del gruppo B si manifesta principalmente con sintomi neurologici, patologie gravi come l’anemia perniciosa (una grave carenza di globuli rossi), altri sintomi a carico della pelle, vertigini, perdita dei capelli, eccessiva magrezza.


Un corretto apporto di queste preziose sostanze diviene dunque basilare per garantire la salute dell’organismo.
Secondo uno studio[1] condotto dai ricercatori cinesi dell’Università di Zhengzhou, adeguati livelli di vitamine del gruppo B possono contribuire a ridurre il rischio di essere vittime di un ictus.


La meta-analisi, pubblicata recentemente sulla rivista Neurology, ha analizzato 14 studi clinici randomizzati che vedevano il coinvolgimento di 54.913 partecipanti. Tutti gli studi comprendevano l’osservazione degli effetti dell’uso di adeguate quantità di vitamine del gruppo B, rispetto a basse dosi o un placebo. In queste ricerche tutti i partecipanti sono stati seguiti per un minimo di 6 mesi, durante i quali si sono verificati 2.471 casi di ictus.


Esaminando la totalità degli studi, l’assunzione di vitamine del gruppo B ha diminuito il rischio di ictus complessivamente del 7%.


Dato interessante, i ricercatori non hanno trovato riduzioni significative del rischio di ictus per due delle più importanti vitamine del gruppo B, la B12 e B9, quest’ultima nota anche come acido folico.
«Sulla base dei nostri risultati, la capacità delle vitamine del gruppo B di ridurre il rischio di ictus può essere influenzata da una serie di altri fattori come il tasso di assorbimento del corpo, la quantità di acido folico o la concentrazione di vitamina B12 nel sangue. Ma anche se una persona soffre di una malattia renale o la pressione alta» ha affermato il dottor Xu Yuming, ricercatore del Dipartimento di Neurologia all’Università Zhengzhou in Cina e coautore dell’articolo.



Le maggiori fonti alimentari di vitamine del gruppo B sono la carne in genere, il pesce, il lievito di birra, il tuorlo d’uovo, il latte e i suoi derivati (come formaggi e yogurt), i vegetali a foglia verde e i cereali integrali.


 "Questa metanalisi fornisce finalmente alcuni chiarimenti sulla questione relativa all’effetto preventivo delle vitamine del gruppo B rispetto alle patologie cerebrovascolari"afferma Dott. Arrigo Francesco Giuseppe Cicero, farmacologo dell’Università di Bologna.
"In particolare, conferma quanto già atteso dalla conoscenza del metabolismo. Prima di tutto, non ha senso sovradosare le vitamine, ovvero se si supplementano vitamine B in pazienti che già sono supplementati tramite l’utilizzo di alimenti fortificati non si ottengono ulteriori vantaggi. Un’evidenza simile si ha anche per la vitamina B12 che se supplementata da sola, non sembra essere efficace né ad alto dosaggio né in funzione della concentrazione ematica. Anche questo dato non stupisce se si ricorda che la vitamina B12 tende ad accumularsi a livello epatico e che, esaurito il processo di tesaurizzazione, la quantità assunta in eccesso rispetto alle esigenze viene smaltita dal metabolismo.
Infine, l’effetto della supplementazione è maggiore in soggetti che fanno una supplementazione cronica (di durata almeno uguale o superiore a 3 anni!), ipertese (quindi a rischio di ictus maggiore), ed a maggior rischio trombotico per non assunzione di antiaggreganti. Anche questo dato non è trascurabile in quanto, anche nel range fisiologico, le vitamine del gruppo B tendono a ridurre l’omocisteinemia, fattore di rischio protrombotico rilevante. Quindi dalla metanalisi possiamo dedurre che il complesso vitaminico B può avere un razionale di impiego quando adeguatamente dosato, somministrato in cronico ed in soggetti con un rischio a priori di sviluppare un evento cerebrale più elevato, il tutto con un profilo di sicurezza di impiego molto elevato" conclude il Dr. Cicero.


FONTE, TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE, AUTORI [1] Y. Ji, et al. Vitamin supplementation, homocysteine levels, and the risk of cerebrovascular disease A meta-analysis. Neurology 2013


Tratto dall'Archivio di Erbavita.it

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