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I bagni di fieno

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Questi ultimi consistono in immersioni in erba fresca in via di fermentazione, durante le quali la temperatura raggiunge valori tra i 40 e 70°C stimolando una forte sudorazione che persiste anche dopo l'applicazione.

Il segreto di questa cura sono le piante presenti nella miscela: con il caldo umido che si sprigiona dal fieno, i principi attivi ivi contenuti sono rapidamente assorbiti dall'organismo. Si utilizzano le erbe di montagna che crescono spontaneamente nei prati a 1500 metri d'altezza: queste vengono falciate, raccolte e poste a macerare in grandi vasche per alcuni giorni. L'erba è recisa al mattino presto prima del sorgere del sole, in modo da evitare l'essiccamento, quindi è posta a macerare affinchè inizi il processo di fermentazione.

Dopo tre giorni, il fieno raggiunge la temperatura di 40 gradi ed è allora che basta immergersi con tutto il corpo per avere effetti antinfiammatori e rilassanti. L'immersione avviene a corpo nudo, eccetto il capo che è protetto con una cuffia, per 15-20 minuti la prima volta, fino ad arrivare, gradualmente, a mezz'ora. Il corpo è poi avvolto in coperte e sistemato per circa un'ora su un lettino di reazione, in una sala calda attigua a quella dei bagni. La sudorazione, che nella prima fase è molto intensa, si protrae per quattro ore e lascia un senso di benessere che dura tutto il giorno.

Il bagno di fieno ha un effetto rilassante dovuto al calore intenso e al ricambio idrosalino indotto dalla sudorazione; la pelle diventa tonica, per la stimolazione della circolazione periferica, e liscia, per la purificazione dovuta alla forte sudorazione e all'assorbimento dei principi attivi delle erbe.

Aiuta a scaricare le tensioni nervose, a eliminare le rigidità muscolari e a stimolare la circolazione sanguigna; non vi sono controindicazioni nemmeno per gli allergici, grazie al fatto che il fieno non è fresco.

Il fieno utilizzato è costituito da diverse erbe spontanee come: l'arnica (Arnica montana L.), l'amarella (Chrysanthemum parthenium L.), la cicoria selvatica (Cichorium intybus L.), la carlina (Carlina acaulis L.), il mirtillo (Vaccinium myrtillus L.), l'issopo selvatico (Satureja montana L.), il trifoglio (Trifolium pratense L.), il ginestrino (Lotus corniculatus L.) e la millefoglie (Achillea millefolium L.) per citarne qualcuna.

Gli effetti curativi dipendono proprio dal contenuto in erbe medicamentose, che può variare molto in base alla località, e riguarda: artrosi, forme infiammatorie articolari post-traumatiche, l'artropatia psoriasica (malattia delle articolazioni provocata dalla psoriasi), la spondiloartrite (artrite a carico delle articolazioni vertebrali), il dolore cronico alla colonna vertebrale e la sindrome del tunnel carpale, contratture e rigidità articolari, reumatismi non in fase acuta, fibromialgia (malattia dolorosa che colpisce le fasce muscolari) e malattie osteoartrosiche. E' consigliato anche a chi vuole combattere gli inestetismi della cellulite, poichè una notevole riduzione della pelle  'a buccia d'arancia' si può vedere già dopo pochi bagni.

Il bagno aromatico è quello in cui si disperde una sostanza odorosa nell'acqua. Due raccomandazioni importanti: la scelta dell'olio essenziale e la modalità d'uso. Contrariamente a quanto si pensa, non va versato direttamente nell'acqua, per evitare che evapori in pochi secondi senza lasciare traccia. Com'è noto, gli oli essenziali, oltre a non essere solubili in acqua sono molto volatili, perciò si può preparare una diluizione al 2% in un olio vegetale, che sarà poi versato nella vasca (10 gocce di o.e. in 10 ml d'olio), in modo da garantire una maggiore persistenza della fragranza e migliorare al tempo stesso l'idratazione della pelle. Un altro accorgimento può essere quello di massaggiarsi prima del bagno con un olio nel quale sono stati dispersi gli oli essenziali e poi immergersi nella vasca.

L'automassaggio con o senza oli essenziali andrebbe invece eseguito sempre al termine del bagno perchè i pori della pelle sono ancora dilatati e ne consentono un rapido assorbimento. Attenzione alla vasca con idromassaggio che potrebbe risentire nel suo funzionamento anche della presenza di oli vegetali. Infine, è possibile aromatizzare i sali da bagno, poichè rappresentano un ottimo emulsionante: in circa 200 g si possono disperdere 10-15 gocce di oli essenziali. Non usare in gravidanza e allattamento, nè in caso di pelle arrossata o lacerata.

Continuando nella rassegna dei bagni da fare a casa, vediamone alcuni.

Bagni riposanti e ristoratori

> Alloro, macerare 350 g di bacche e di foglie in cinque litri di acqua fredda per 48 ore; versare il preparato, spremendo, in un bagno molto caldo.

> Pino marittimo, 150 g di foglie poste in un sacchetto, bollire per mezz'ora in tre litri d'acqua; versare il liquido in un bagno molto caldo, spremendo il sacchetto.

> Timo serpillo, 60 g di pianta fresca in due litri d'acqua  bollente , raffreddare, spremendo la pianta a più riprese, filtrare e versare in un bagno caldo.

Bagno sedativo

infuso di: -fiori di biancospino - fiori di camomilla - foglie di melissa - santoreggia in fiore - fiori di tiglio - pianta intera di valeriana - misto: melissa, tiglio, camomilla, lavanda e luppolo.

La passiflora ha buone proprietà calmanti; non servono i fiori o i frutti, ma le parti terminali dei rami che crescono disordinate. Tre manciate di sommità essiccate trasformano l'acqua del bagno serale in un momento di vero relax che concilia il sonno. Basta aggiungere due pugni di fiori di luppolo per fare un bagno ancora più profumato e rilassante. Le foglie di menta e di melissa, unite ai fiori della lavanda ( 100 g per ogni pianta), sono ideali per il bagno della sera dopo una giornata di stress.

Bagno riequilibratore del sistema nervoso

infuso di angelica, 200 g di pianta intera per un bagno di cinque minuti;

infuso di fiori e foglie di mirto, particolarmente consigliabile dopo uno shock nervoso, una caduta, un incidente.

Bagni energizzanti

I fiori di lavanda e i rametti di rosmarino hanno proprietà energizzanti. Con 100 g di ciascuna pianta si dà una bella sferzata di vitalità all'organismo. Foglie di rosmarino e fiorellini di timo essiccati vanno bene al mattino. 200 g in tutto, con l'aggiunta di una manciata di gemme di pino essiccate, hanno un'azione tonificante che predispone ad affrontare meglio una giornata carica di impegni. Se si unisce una manciata di foglie essiccate di eucalipto il bagno aiuta e migliora la respirazione e ha un potenziale effetto preventivo.

Bagno stimolante

infuso di pianta intera di: lavanda - menta - rosmarino - salvia - timo serpillo; misto: lavanda 185 g, menta 125 g, rosmarino 185 g, timo serpillo 125 g.

 

Fitobalnea tonificante

Rosmarino foglie ............300 g

Erba medica foglie............200 g

Menta foglie................200 g

Timo foglie................200 g

Equiseto parti aeree............100 g

 

Di tale miscela di erbe (1 kg), prendere 600 g e metterli in 6,5 litri di acqua distillata od oligominerale fredda. Bollire a fuoco lento per cinque minuti in una pentola di acciaio o di porcellana e far riposare la massa in apposito recipiente coperto, agitando ogni tanto. Alla fine si filtrano e si strizzano le erbe poi si mettono in un sacchetto di iuta, che si consiglia di massaggiare sul corpo e sul viso per tutta la durata del bagno. L'acqua risultante sarà versata nella vasca del bagno (alle terme si usa l'acqua termale), la cui temperatura deve essere di 37-38°C, per una durata variabile da 5-30 minuti. Dopo l'immersione si fa una doccia tiepida.

Liberamente tratto da "L'Erborista", maggio 2008, edizione Tecniche Nuove

 

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