Le infezioni del tratto urinario sono tra le patologie più frequenti di tale appatrato: cistiti, pieliti, cisto-pieliti, uretriti, prostatiti, ecc.
In diversi casi tali infezioni sono ricorrenti, per cui può risultare utile conoscere quali nutrienti sono in grado di prevenire o migliorare tali disfunzioni.
Vale la pena ricordare, innanzitutto, l'importanza del trattamento contemporaneo dell'intestino.
Per vicinanza, infatti, batteri intestinali possono facilmente migrare in vescica, rendendo palliativi i trattamenti concentrati solo su di essa.
IL MIRTILLO AMERICANO
Iniziamo la descrizione dei vari nutrienti utili con il mirtillo americano (vaccinium macrocarpon).
Presente da pochi anni sul mercato e facilmente reperibile, sia come elemento singolo sia abbinato ad altri integratori, si è dimostrato il mirtillo più efficace nelle infezioni del tratto urinario.
Vengono considerate infezioni urinarie quelle con la presenza nelle urine di batteri che superano le 102-103 CFU. Tali infezioni sono presenti molto più frequentemente nelle donne che negli uomini (circa 50 volte).
Secondo alcuni studi gli estratti di mirtillo agiscono solo in fase preventiva.
Una review del 2009 i principi attivi più importanti sono le antocianine/proantocianidine, e i risultati migliori sono ottenibili nelle donne giovani o di mezza età.
Meno importanti i risultati in altre categorie, quali pazienti anziani, pediatrici, portatori di catetere o con vescica neurogena.
Tra gli effetti avversi, non molto frequenti, intolleranze gastrointestinali, aumento di peso (dovuto all'ingestione di maggiori calorie), ed eventuali interferenze con altri farmaci, dovute all'effetto inibitorio dei flavonoidi sul citocromo P450.
L'attività antibatterica del mirtillo è legata prevalentemente, se non esclusivamente, all'inibizione dell'adesione di alcuni ceppi batterici alle pareti uro-epiteliali.
Tra i batteri maggiormente inibiti troviamo l'Escherichia coli.
L'effetto sembra essere dose-dipendente.(...)
PROBIOTICI
Vari tipi di batteri colonizzano in permanenza sia le vie urinarie che quelle intestinali.
Spesso le infezioni ricorrenti di vescica, vagina e prostata sono legate al passaggio di batteri patogeni provenienti dall'intestino.
Le possibilità di impiego di batteri probiotici risulta di particolare importanza data la sempre aumentata antibiotico resistenza di batteri in generale, e in maniera specifica di quelli del tratto genito-urinario; in genere, in questo caso, si tratta di batteri gram-negativi, molto resistenti ai chinoloni, alcune beta-lattamine e macrolidi.
Secondo alcune statistiche, approssimativamente il 45% dei batteri uropatogeni sono ceppi di E.coli, seguiti da varie specie di Stafilococchi (20%).
VITAMINE E AGLIO
Esaminiamo brevemente alcuni altri prodotti che possono risultare utili nel trattamento delle infezioni genito-urinarie.
Si tratta di indicazioni interessanti, ma data la scarsità di studi questi risultati vanno presi con una certa cautela.
Secondo uno studio messicano, condotto in singolo cieco su donne in gravidanza, la somministrazione di 100mg di acido ascorbico risulterebbe utile nel ridurre la frequenza delle infezioni urinarie del 25% circa.
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Anche la vitamina A, secondo ricercatori turchi, è in grado di diminuire la ricorrenza di episodi infettivi del tratto urinario.
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L'aglio è un ben noto battericida, ma non sono molti gli studi condotti su casi di infezione delle vie urinarie, in particolare causate da Pseudomonas aeruginosa.
Questo batterio produce un biofilm che lo difende dall'attacco dei farmaci, e la sua antibiotico-resistenza sta via via aumentando.
Diversi studi hanno dimostrato come l'aglio possieda una buona azione antinfiammatoria e antimicrobica di per sè, e potenzia l'azione della ciprofluoxacina.
Liberamente tratto da l'Erborista - Giugno 2011